Sono svariati i motivi che ci fanno guardare con curiosità e timore a questa nuova versione della storia di uno dei mostri sacri del cinema horror, Sua Oscurità il Conte Dracula.
Da un lato il fatto che le storie di vampiri, ormai, hanno decisamente saturato il mercato: dalle pellicole adolescienziali del filone Twilight alla letteratura spicciola che si dipana tra diari e diarietti, cronache e saghe più o meno commerciali, dove la figura del vampiro che ci viene raccontata, è sempre quella di una creatura dandy e un pò efebica e dove lo stile e i toni della narrazione sono intrisi di pennellate dalle stucchevoli tinte rosa, più appropriate, forse, per una telenovela brasiliana che per un horror in piena regola.