Il glorioso “Dracula” della Hammer con protagonisti Christopher Lee e Peter Cushing. Difficile proporre qualcosa di nuovo sul “Dracula” di Fisher. Una pellicola storicamente fondamentale nella ricostruzione del genere dopo gli anni targati Universal e la crisi vissuta a cavallo della Seconda Guerra mondiale. Impossessandosi dei diritti dei “mostri” noti e meno noti, la Hammer compie il definitivo passo verso la grandezza filmica, affidando il timone principalmente a Terence Fisher per la regie e a Jimmy Sangster per le sceneggiature, almeno per i primi anni (in seguito grande e giusto spazio avranno Anthony Hinds e Michael Carreras).
Nella suite 129 dell’Hotel Hyatt di Milano, dove noi di Horror.it abbiamo il piacere di trovarci, si ricrea l’ambiente paradigmatico dell’Home Entertainment: comodo, accogliente e familiare. Sembriamo un gruppo di amici ritrovatisi per guardare un bel film, e invece siamo qui per assistere alla presentazione delle nuove uscite della Universal.
Una citazione – liberamente variata – che con molta probabilità si udirebbe dal Sognatore di Providence, H.P. Lovecraft, venendo a conoscenza dello sfumare del progetto cinematografico riguardante il suo romanzo Alle Montagne della Follia.