Il regista di Museum of Wonders e House of Flesh Mannequins mette in scena – in chiave “horror” e come sempre a modo suo – il dramma di una dipendenza ancora troppo sconosciuta, ma che meriterebbe più di una riflessione
Red Krokodil racconta la storia di un uomo che, quasi come una sineddoche, intende rappresentare un uomo qualunque, o forse tutti gli uomini. È la storia di un uomo dipendente dal Krokodil che si ritrova improvvisamente solo in una città post nucleare nelle fattezze simile a Chernobyl, il cui disfacimento fisico provocato dalla massiccia assunzione di droghe si sviluppa parallelamente a quello interiore, così come la realtà si mescola prepotentemente alle sue allucinazioni. Il risultato è un film che utilizza il Krokodil come vera e propria metafora di distruzione.