Troppe le somiglianze, a un’analisi preventiva superficiale. Ci sono i cellulari, nuovo veicolo dell’ignoto, ci sono i bambini in contatto con entità malvagie (che poi si rivelano non essere poi così cattive, se paragonate ai vivi…), ci sono i fantasmi così come li vede l’immaginario orientale, donne diafane dai lunghi capelli corvini.