A livello sia produttivo che creativo il team è rimasto più o meno invariato.
Difficile che considerati i confortanti esiti di critica e pubblico al valido I Spit on Your Grave firmato Steven R. Monroe, remake dell’omonimo cult del rape&revenge di Meir Zarchi del 1978, non venisse concessa la possibilità – e l’onere – di un sequel. Decisamente più strano che ci siano voluti tre anni per metterlo in cantiere, gettando alle ortiche il discreto hype sorto intorno alla pellicola ormai tre anni fa.