Una puntata in salendo con il coup de théâtre finale da molti atteso (e sperato): è questo, in poche parole, il succo del quinto episodio della quarta stagione di The Walking Dead.
Dopo il faticoso cammino delle prime tre puntate, il ritmo è salito, l’azione è aumentata, l’interesse va facendosi forte e gli sviluppi destano curiosità. I due gruppi separati, l’epidemia influenzale che all’interno del carcere sta facendo più danni degli zombie, Daryl e Michonne impegnati nella disperata ricerca dei medicinali per curarla e un’orda di morti viventi che stanno per sfondare una delle reti di protezione del carcere: gli elementi per una bella puntata c’erano tutti e il risultato è stato all’altezza, anche se la scena dell’abbattimento della barriera e il conseguente combattimento di Rick e Carl contro gli zombie è stato risolto un po’ sbrigativamente, perdendo un’ottima possibilità di entusiasmare il pubblico. E poi il finale, con la telecamera che si sposta fino a inquadrare un volto a noi ben noto, quello del Governatore. A questo punto, col suo ritorno, si spera che la serie torni a volare alta, grazie a uno dei personaggi di cui The Walking Dead ha bisogno.