Dopo aver vagato nello spazio per 57 anni in stato criogeno, l’ufficiale Ellen Ripley (Sigourney Weaver) viene recuperata e tratta in salvo sulla terra, dove dovrà rendere conto ai suoi superiori dell’ingente danno economico causato dalla distruzione dell’astronave Nostromo (che Ripley aveva fatto esplodere nel precedente film per annientare il mostro). Il racconto dei drammatici eventi che sono costati la vita a tutto l’equipaggio della Nostromo viene accolto con scetticismo dalla compagnia fino a quando viene registrata l’interruzione delle comunicazioni con l’insediamento umano sul pianeta LB 426; a quel punto Ripley accetterà di essere inviata in ricognizione sul pianeta con un gruppo di marines.
Thelma (Belinda Mayne) è una speleologa con qualche potere telepatico e, mentre è intervistata da una giornalista in attesa dell’ammaraggio di una navicella spaziale di ritorno da un viaggio, ha la sensazione di un grave pericolo. Nella navicella non vengono trovati gli astronauti. Più tardi, Thelma, assieme a un gruppo di speleologi suoi amici, va in una caverna sotterranea dove si imbatte negli extraterrestri giunti sulla Terra grazie alla navicella spaziale. Sono dei minerali piuttosto cattivi che cominciano a far fuori gli speleologi. Ma è solo l’inizio.