“Malocchio e gatti neri, malefici misteri. Il grido di un bambino, bruciato nel camino. Nell’ occhio di una strega, il Diavolo s’ annega. E spunta fuori l’ Ombra, l’ Ombra della Strega! La vigilia d’ Ognissanti c’ han paura tutti quanti! E’ la Notte delle Streghe!” (chi non paga presto piange)
Su questo coro di bambini, sempre più incalzante, si apre il magnifico primo capitolo della saga di Halloween, che vide la luce nel 1978 per mano del grande John Carpenter, qui al suo terzo lungometraggio dopo “Dark Star” (1974) e l’ ormai cult “Distretto 13:Le Brigate Della Morte” (1976).
Due anni dopo il successo di Halloween (1978) il ferro è ancora caldissimo e la premiata coppia Carpenter-Hill decide di batterlo. Operazione ruffiana?
La notte delle streghe si avvicina e, per l’occasione, la famosa ditta “Silver Shamrock” ha sfornato un bel tris di maschere destinate a spopolare tra i ragazzini americani anche grazie ad un’ accattivante pubblicità spedita in onda a ciclo continuo in tutto il paese.
Dimenticatevi, però, del mostro inquietante e spietato a cui eravate abituati: questo Mike Myers sembra più uscito da un baule di marionette. Dieci anni dopo la strage di Haddonfield, Michael Myers è ancora in coma e in fin di vita, ricoverato presso il Richmond Mental Institute.
Un anno dopo il “Ritorno”, arriva puntuale la “Vendetta” di Michael Myers. Salvato da un eremita dopo la sparatoria che chiudeva il precedente capitolo, l’uomo in nero carpenteriano continua implacabile a dare la caccia alla nipote Jaime.
Michael Myers è scomparso insieme alla nipotina Jamie. I due sono stati presi segretamente in custodia da una setta misteriosa. Sei anni dopo, Jamie (J.C. Brandy) partorisce e, con l’aiuto di una donna della setta, fugge dalla fabbrica abbandonata dove viveva con Michael. L’assassino la seguirà uccidendo ogni persona sul suo cammino fino alla resa dei conti con la sua nemesi, il Dottor Loomis.
Capitolo cruciale nella serie di episodi dedicati al serial killer Michael Myers, Halloween H20 (1998) è degno di nota per aver (quanto meno tentato) di mettere ordine e rilanciare la mitologia della saga, reinterpretando alcuni dei linguaggi e degli stilemi propri del prototipo originale ad uso esclusivo di un pubblico moderno.
Un gruppo di giovani vince un concorso televisivo che prevede la partecipazione ad un reality show, trasmesso via web e ambientato nella casa di Haddonfield dove Michael Myers passò l’intera infanzia.
Vittima dell’isolamento, trasforma il suo dolore in odio, massacrando prima degli animali e un compagno di scuola e poi, in una tragica notte di Halloween, la sua famiglia. Unica superstite la sorellina minore. Internato nella clinica psichiatrica di Haddonfield e seguito dal dottor Loomis, Michael riuscirà a fuggire dopo molti anni e tornato nella sua città natale andrà a recuperare nella sua vecchia casa la maschera e il coltello con cui aveva iniziato la strage.