L’occasione mancata di una serie tv potenzialmente perfetta
Nel 2008 il canale televisivo americano AXN ha trasmesso un’interessante (almeno sulla carta) serie televisiva firmata Mick Garris.
Nel 2008 il canale televisivo americano AXN ha trasmesso un’interessante (almeno sulla carta) serie televisiva firmata Mick Garris.
Le vie del cinema horror sono infinite, un po’ come quelle del Signore. Per non contare quelle dell’horror italico che rasentano molte volte il miracolo insperato. Ne fanno così tanti di piccoli film, validi più o meno, i vari Come una crisalide, In the market, Il bosco fuori, fantasmi di un’epoca che fu e probabilmente non ci sarà mai ancora, gli anni 70, gli 80 gloriosi della nostra scuola italica con i Fulci, i Lenzi, i Fragasso a creare dal saccheggio opere mostruosamente belle anche nella loro follia anarchica.
Un gruppo di ragazzi si trova barricato in una villa asserragliati da mostri furiosi e assetati di sangue che vogliono rendere vera una profezia: se ad Halloween sette demoni si impossesseranno di sette corpi viventi allora la terra sarà il loro dominio. La festa del 31 Ottobre è appena cominciata!
Nella città industriale di Pancevo una tossina biochimica infetta la città. Gli effetti del materiale tossico consistono nel rivitalizzare le cellule morte del uomo, riportando in vita i defunti. La prima missione dell’agente Mina Millius, coadiuvata dall’esperto Mortimer Reyes, si rivela così più difficile del previsto quando la città diventa pericolosamente infestata di zombie.
Sarah (Skye Bennet) è una ragazzina autistica sotto le amorevoli cure del padre Ben (Noah Huntley). Preso l’ascensore dell’ospedale insieme ad altre tre persone, inspiegabilmente si ritroveranno da soli, all’interno dello stesso ospedale dove il tempo si è fermato, contro cinque terribili mostri che daranno la caccia proprio alla piccola Sarah…
E’ una notte di ricordi per lo sceriffo Dwayne Hopper: dieci anni fa suo figlio è stato rapito da uno sconosciuto e da allora non è stato più trovato. La moglie ormai lo disprezza, la figlia lo ignora, i colleghi lo trattano con sufficenza: per questo nessuno gli crede quando asserisce di avere arrestato il rapitore di suo figlio.
In un mondo ormai devastato da un’epidemia improvvisa che rende le persone aggressive e cannibali, un gruppo di sopravvissuti cerca durante la notte di attraversare un vecchio ospedale e trovare una via di salvezza. A soccorso di queste persone arriva Tao e la sua squadra di cacciatori delle tenebre. Fight!
Un gruppo di militari in licenza si troverà a fronteggiare una nuova minaccia in un Paese del Terzo mondo: un virus ha trasformato le persone in morti viventi con l’impulso di uccidere. Dovranno combattere contro questi mostri, ma anche contro un esercito che tende a sotterrare con il sangue i propri errori.
Premetto due cose: amo da impazzire i remake se fatti bene e adoro i film sugli zombi. L’alba dei morti viventi di Zack Snyder è un cult assoluto che si confronta con il capolavoro di Romero senza la pretesa di superarlo, ma anzi lo attualizza, lo cannibalizza come i suoi stessi zombi, facendolo diventare materiale diverso dal prototipo e comunque un film sempre bellissimo.
Viene dal Giappone, ma sa farsi capire molto bene grazie ai suoi metodi parecchio persuasivi. Zombie, schiaffoni, samurai e pistolettate; in questo film, tamarro dentro, schioppa qualcuno ogni pochi attimi.