Appena finisci di leggere un romanzo come “Nel cuore oscuro del male”, inevitabilmente il tuo cervello parte a cercare l’aggettivo più calzante per definirlo…
Disturbante, cupo, geniale, coinvolgente, sconvolgente. E la verità ovviamente sta nel mezzo, ovvero nell’insieme di tutte queste definizioni. Peter Straub ha fatto centro, un centro perfettamente rotondo, che sta lì e continua a fissarti come un occhio maligno, anche dopo svariati giorni che hai chiuso il libro.