Cinema UNDER THE SKIN

UNDER THE SKIN

Under_the_Skin_poster3Misterioso, sublime, noioso, intrigante, irritante. Il nuovo film di Jonathan Glazer è tutto questo.

Scarlett Johansson è un alieno arrivato sulla Terra da un imprecisato pianeta e va a caccia di uomini. Li sceglie attentamente, li rimorchia e poco prima dell’amplesso li imprigiona in uno strano liquido nero. I malcapitati non vedranno mai più la luce del Sole. A distanza di nove anni dal suo precedente film (Birth – Io sono Sean) Jonathan Glazer torna al cinema con un’opera ambiziosa e controversa che farà discutere e che dividerà senza dubbio critica e pubblico.

Arrivato all’esordio cinematografico nel 2000 con il peso di aspettative enormi dovute alla sua eccezionale carriera nel mondo dei videoclip musicali (di cui è uno dei migliori autori in circolazione, se non addirittura il migliore), Glazer sorprese tutti positivamente con Sexy Beast, per poi cadere rovinosamente quattro anni dopo con il pessimo Birth, di cui si ricorda volentieri solo la pettinatura di Nicole Kidman.

Video_Under_the_Ski_448346a-2Con Under The Skin (presentato all’ultimo Festival di Venezia) il regista inglese si gioca molto e lo fa, bisogna ammetterlo, senza timori di sorta: se ciò che avviene nel film è riassumibile esattamente con le prime tre righe di questa recensione, quello che vuole trasmettere (sia a livello visivo che di contenuti) è estremamente più complicato. Glazer prende un’attrice simbolo come la Johansson e la usa per dar vita ad un personaggio ambiguo, dalle tante facce (molte delle quali ci resteranno nascoste) e misterioso, così come solo chi viene da un altro pianeta può essere. Già dall’incipit del film, con le immagini dell’arrivo sulla Terra dell’alieno che sono un omaggio nemmeno troppo velato a Kubrick, si capisce che a differenza dei suoi due precedenti lavori Glazer vuole puntare dritto sull’impatto visivo e sul fascino dell’immagine, usando il linguaggio che più gli è congeniale, ovvero quello del videoclip. Under The Skin spesso va oltre il cinema, sfiorando il campo della videoarte, con sequenze di una bellezza unica, tra l’onirico e il surreale. Su questo punto il regista londinese vince a mani basse la scommessa. Il fatto è che per fare un buon film non bastano le immagini. Ci vogliono delle solide basi e queste sembrano mancare al film di Glazer.

S0e la sceneggiatura tratta dal romanzo di Michel Faber ha non pochi difetti, la pecca più grande del film è la stessa che rese Birth qualcosa di risibile: la mancanza di profondità, o peggio la ricerca estenuante della trasmissione di un messaggio potente (che non sempre è necessario per fare un buon film) che risulta alla fine essere debolissimo. Under The Skin è un Holy Motors fallito, un The Tree Of Life abortito, un qualcosa che si appoggia totalmente sulla maestria di Glazer nel creare immagini sublimi ma che che non ha un’anima, non ha un cuore, non ha spessore. E’ come se il più visionario Lynch fosse stato del tutto travisato. Tra le note di merito restano una brava Scarlett e gli splendidi paesaggi scozzesi. Un film dalle due facce insomma, una pellicola lenta, a tratti noiosa ma affascinante al tempo stesso. Il rimpianto è constatare che i difetti di Birth sono ancora tutti presenti e che nonostante la svolta di stile Jonathan Glazer non riesce a realizzare un film che sia totalmente convincente. Peccato.

 

Under The Skin - VOTO: 3/5

Anno: 2013 - Nazione: UK - Durata: 107 min.
Regia di: Jonathan Glazer
Scritto da: Walter Campbell
Cast: Scarlett Johansson - Jeremy McWilliams - Lynsey Taylor Mackay - Dougie McConnell -
Uscita in Italia: Inedito - Disponibile in DVD: dal 15/07/2014

About Rael Montecucco
Classe 1985. Nato sulla West Coast, cresce tra Dylan Dog, Romero, Argento, Lynch e Faith No More. La musica ed il cinema riempiono la sua vita praticamente da sempre, due punti di riferimento senza i quali si troverebbe perso. Nel 2010 si laurea a pieni voti in cinema e video presso l'Università di Pisa, con una tesi su Matthew Barney. Nel gennaio 2012 è co-fondatore del blog glisbandati.tumblr.com. Ama l'horror e il grottesco, il gore e le atmosfere dark, con una passione particolare per tutto ciò che si può definire weird. Toglietegli i Wayfarer e diventerà cenere.

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