Un buon esordio, quello di Christian Sartirana per Il foglio letterario. Nonostante qualche piccola sbavatura, i dodici racconti dell’orrore raccolti in questa antologia offrono al lettore spunti originali, sfuggendo ai classici e abusati cliché della narrativa di genere.
Con Una collezione di cattiverie edita da Il foglio letterario, Christian Sartirana, classe 1983, si affaccia alla narrativa di genere e lo fa con una serie di racconti che, pur presentando qualche piccolo difetto proprio di un’opera prima, racchiude al suo interno storie accattivanti e dal plot originale, che spaziano dal puro orrore lovecraftiano a quello fantascientifico; dai demoni che albergano nelle pieghe oscure dello spazio e della memoria a quelli che dimorano nelle regioni più profonde della mente umana.
Tra i punti a favore dei dodici racconti contenuti nella raccolta spicca la scelta di ambientare la maggior parte delle storie nel cuore della provincia italiana e in particolare, uno dei luoghi d’elezione sembra essere Casale Monferrato, luogo di nascita dell’autore. In questo modo Sartirana può sviluppare le sue storie descrivendo ambienti e situazioni che gli sono familiari, padroneggiando molto bene spazio e tempo senza, tuttavia, mai scadere nel provincialismo. In questo modo il lettore riesce ad immedesimarsi senza fatica negli orrori (sociali e psicologici) descritti in racconti come La memoria della polvere e Mi sarà testimone la luna, entrambi immersi nella storia e nella cronaca della città di Casale Monferrato.
Lo stile usato da Sartirana risulta semplice, lineare, adatto per una lettura veloce e tuttavia si avverte l’esigenza di una ulteriore maturazione e personalizzazione del modo di scrivere dell’autore, che risulta ancora “in costruzione”.
Lasciando stare i vecchi, e ormai commercialmente abusati, mostri che sembrano destinati a dimorare in eterno negli scaffali delle librerie contemporanee, Sartirana sceglie di raccontare storie dell’orrore originali e depurate dai cliché della narrativa di genere.
Gli orrori che descrive sono spesso frutto della psiche umana, delle fobie e degli timori che abitano nella nostra mente e che avvicinano l’autore alla concezione dell’orrore propria di E. A. Poe.
È stata una piacevole sorpresa leggere racconti come Istinto materno o La leggenda di Bill detto il Fantasma; racconti in cui il mostro non è vivo finché non sono i protagonisti delle storie stesse a dargli vita. Con epiloghi che lasciano l’amaro in bocca.
Non mancano divagazioni sul tema che spaziano dalla distopia (Il premio, Gabbie, Fantasmi) a omaggi lovecraftiani (La porta nel quadro).
Nel complesso, quindi, Una collezione di cattiverie si è rivelata una lettura gradevole; una raccolta di racconti dell’orrore originali e interessanti adatti per una lettura sotto l’ombrellone.
L’autore
Christian Sartirana. Classe 1983, è nato e vive a Casale Monferrato, dove lavora per un’officina di pneumatici. Autodidatta, appassionato di libri e di letteratura dell’orrore, ha lavorato come sceneggiatore e fondato la rivista d’arte e letteratura indipendente Babau. Nel 2013 ha pubblicato la sua prima opera, il racconto di fantascienza Le croste Quasar n.1.
About Federica Leonardi
Irretita alla tenera età di 12 anni dai "Racconti" di E. A. Poe, si è lasciata sedurre dalla letteratura di genere. Sposata e con gatta a carico, scrive racconti e qualche romanzo di prova; legge un po' di tutto, anche se ha una certa predilezione per il noir e gli horror vecchiotti dalle atmosfere gotiche e le sfumature lovecraftiane. I finali "E vissero tutti felici e contenti" sono la sua nemesi.