Venerdì 13 la Serie: parla Sean S. Cunningham

Ciò che è certo è che avremo un profondo rispetto per tutto ciò che i fans di Jason hanno amato e continuano ad amare.

La parola al produttore. Anche se, trattandosi di Sean S. Cunnigham e di uno dei franchise horror più celebri della storia, ridurre il regista del primo, storico episodio della serie al solo e comunque fondamentale ruolo di produttore della nuova serie tv sarebbe quantomeno riduttivo. Dopotutto chi se non lui potrebbe essere in grado di mettere a fuoco il meglio possibile un progetto che, al netto di remake e reboot più o meno efficaci, potrebbe davvero rappresentare una nuova rinascita per una delle icone horror più amate di tutti i tempi?

Sappiamo che la serie racconterà la storia di Pamela e Jason Voorhees tramite flashback. E per quanto riguarda il presente come sarà strutturata?

E’ ancora prematuro svelare in che modo la vicenda sfrutterà il binomio Jason/Pamela Voorhess, ma stiamo valutando una marea di idee su quanto ci piacerebbe raccontare e quali novità inserire. Al momento sono ancora tutte chiacchiere, anche la tanto ventilata presenza di Tommy Jarvis, che nei fatti è il personaggio più amato dal pubblico. Posso solo dire che lo show sarà ambientato a Crystal Lake e Jason saprà rendere la propria presenza più che palese.

Cosa ci puoi dire riguardo alle fattezze di Jason?

Quelle che ci siamo ritrovati ad affrontare lavorando su Jason sono questioni piuttosto spinose: come invecchia Jason? Per lui il tempo passa come per chiunque altro o rimane quello dei vecchi tempi? Su questo punto siamo ancora in fase di stallo, ma abbiamo un team al lavoro sugli effetti speciali capace di affrontare qualsiasi sfida le nostre scelte imporranno.

In che modo, se lo farà, la serie si accorderà con quanto raccontato nei film?

Questa è senza ombra di dubbio una delle questioni cardine dell’intero progetto, quindi al momento non mi posso sbilanciare troppo. Come accordare quanto già raccontato con quanto vorremmo raccontare ora è forse il tema più scottante con cui ci siamo scontrati, ma ciò che è certo è che avremo un profondo rispetto per tutto ciò che i fans di Jason hanno amato e continuano ad amare.

Pare che faremo la conoscenza del padre di Jason, Elias.

Tutto ciò che ha a che fare con personaggio inediti in un contesto già profondamente caratterizzato come quello dell’universo di Venerdì 13, rappresenta per i nostri sceneggiatori una sfida entusiasmante. Sapere di giù sul padre di Jason vorrà dire sapere di più su Jason stesso, e soprattutto metterà a tacere tutte quelle  vecchie storie intorno all’inspiegabile gravidanza di Pamela!

La serie ovviamente non sarà ambientata solo in quel periodo dell’anno…

Le storiacce a Crystal Lake possono capitare ogni maledetto giorno dell’anno: sono le persone e l’ambiente di Crystal Lake a creare i presupposti per quella specie di tempesta perfetta che ciclicamente si scatena. L’unità di tempo, spazio ed azione è alla base di qualsiasi struttura drammatica: in questo senso limitare l’arco temporale della nostra vicenda ci aiuterebbe da un punto di vista di comodità narrativa, ma non insisteremo necessariamente su questo punto…

Quanto sangue dobbiamo aspettarci?

Spingere sull’acceleratore è sempre stato una marchio di fabbrica del franchise e noi non abbiamo intenzione di cambiare questa tendenza. A livello produttivo ci troviamo in un momento storico molto vantaggioso: abbiamo la possibilità di dare vita a una serie che potrà soddisfare le pretese di un pubblico selezionato ed esigente ma anche e soprattutto di attirarne nuove, intere fette. I filtri che una volta i network tv applicavano alla proprie serie per contrastare le presenza di sangue e violenza stanno velocemente scomparendo. Il pubblico ha un’inestinguibile fame di storie raccontate degnamente, a prescindere da quanto siano spaventose e/o estreme, gli esempi non mancano. Dieci anni fa nulla di questo sarebbe stato possibile.

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