Fabbri aggiunge un altro titolo al filone dei romanzi post-apocalittici proponendo un caso vincente di self-publishing.
Inizialmente infatti Wool è stato autopubblicato dal suo autore, Hugh Howey, su Amazon. Solo in un secondo momento, dopo il successo ottenuto, le case editrici si sono interessate al romanzo.
Scritto durante il tempo libero, Wool è un romanzo che parla di una comunità costretta a vivere all’interno di un grande silo sotterraneo. Il mondo esterno, infatti, è completamente devastato e l’aria è tossica, assolutamente irrespirabile. L’unica soluzione per sopravvivere è quindi far parte della comunità e accettare le sue rigidissime regole. Per anni le regole sono state fatte rispettare dallo sceriffo Holston, il quale però, inaspettatamente, decide di lasciarsi tutto alle spalle e uscire fuori, all’aria aperta, incontro a morte certa. Il posto vacante viene assegnato, a sorpresa, a Juliette, un tecnico del reparto macchine. Dalla sua nuova posizione di potere, Juliette comincia a mettere in dubbio lo status quo del silo e porsi domande pericolose, interrogativi che possono condurre a una rivoluzione.
Wool non è un romanzo autoconclusivo ma è il primo capitolo di una trilogia della quale sono già stati acquistati i diritti per una trasposizione cinematografica. Si tratta insomma di un classico caso editoriale, scoppiato tra le mani del suo autore, Hugh Howey, trentottenne debuttante assoluto e commesso di libreria.
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