Qualcosa di minaccioso turba l’arrivo al college della pudica Charlotte in questo deludente horror poco spaventoso ma ricco di belle ragazze
La giovane Charlotte arriva al nuovo college grazie ad una borsa di studio ed è decisa ad applicarsi al massimo negli studi e nella scherma: pur essendo molto dimessa e riservata, va d’accordo con la coinquilina e sembra apprezzare l’atmosfera rilassata del luogo e i bellissimi panorami montuosi. Quasi subito però inizierà ad avere allucinazioni, verrà presa di mira dalle compagne e si accorgerà che qualcosa o qualcuno è minacciosamente vicino a lei. Questa pellicola “straight to video” è il remake di un omonimo film anni ’90 con la stellina televisiva Alyssa Milano, un sexy horror di poche pretese e dispiace constatare che anche in questo caso il risultato non è diverso dall’originale. Dopo un prologo ambientato secoli prima con streghe e vampire posticce, il film ci cala subito nell’atmosfera da college femminile, con bellissime ragazze in cui la nostra bella e eterea Charlotte si muove ignara della propria sessualità, ancora intrisa di retaggi religiosi e culturali della sua sofferta adolescenza.
Per tutto il film la vediamo vivere la sua nuova esperienza, cercando un lavoro come cameriera in un bar, facendosi corteggiare dal giovane capo, seguendo le lezioni di mitologia dell’affascinante professor Cole e applicandosi negli esercizi di scherma sempre sotto l’insegnamento di Cole. Ogni scusa è buona per mostrare qualche piccante nudità, gli atti di nonnismo delle atlete di scherma sembrano fornire elementi per soddisfare il pubblico maschile e non manca nemmeno qualche scena saffica bollente. Non mancano allucinazioni, sangue, trip mentali, omicidi brutali e personaggi bizzarri – su tutti il rettore del college e la zingara Daciana– che tendono ad alimentare e a confondere per depistare l’attenzione fino alla mattanza finale con relativa e precedente spiegazione. Tutto molto convenzionale, a parte l’iniziale scena d’epoca e il disordine del sangue della protagonista, di vampiri non c’è traccia fino alla mezz’ora finale e si preferisce puntare tutto sulle dinamiche collegiali, estremizzandole inutilmente.
Quello che salta all’occhio è poi una notevole somiglianza, nella parte che riguarda la scherma, con il più famoso Black Swan di Aronofsky: il professore che sprona la nostra bella protagonista, la sua poca sicurezza, la scoperta della sua sensualità e soprattutto la scena di sesso con la compagna di squadra sono tutti elementi che ricalcano grossolanamente alcuni momenti del film con Natalie Portman.
C’è veramente poco da salvare quindi tranne una discreta recitazione dei protagonisti, qualche buono scorcio paesaggistico e una trama che tutto sommato ricorda vagamente certo cinema di genere anni ’70 anche italiano (con la ragazza protagonista e tutti gli altri con qualcosa da nascondere); quello che rimane invece è purtroppo un sexy horror senza pretese, dall’impostazione televisiva, decisamente poco spaventoso ma ricco di belle ragazze e tanto sangue.
About Alessandro Cruciani
Cresciuto nella provincia di Viterbo a pane e film, tra notti horror e combattimenti alla Van Damme, ha coltivato questa passione arrivando a creare gruppi di folli appassionati di cinema su facebook e a collaborare con alcune recensioni su www.bizzarrocinema.it e wwww.horror.it. Al di fuori del lavoro ama leggere, ascoltare musica e divorare serie tv.