Il passaggio di una cometa e le terribili conseguenze tra follia e strane creature in questo fantahorror francese purtroppo deludente
Il piccolo Chris ha paura del buio, la notte in cui la cometa di Halley passa vicino alla terra i suoi genitori, colti da follia, si uccidono brutalmente. 11 anni dopo, una nuova cometa si avvicina al nostro pianeta, tutta Parigi è in fermento, mentre Chris, traumatizzato e sconvolto vive chiuso in casa, lontano dal buio. Attratto dall’avvenente vicina di casa Claire, deciderà di uscire e partecipare alla festa per la fine del mondo dove inizierà a notare strani comportamenti e fenomeni inspiegabili.
Arriva dalla Francia questo b-movie di poche pretese e senza guizzi che mescola fantascienza vecchio stile ad un’attitudine più giovane, senza però colpire nel segno. Gli elementi per un piccolo cult ci sarebbero anche: l’idea della cometa e degli sconvolgimenti ad essa collegati è buona e soprattutto già sperimentata nel genere; l’atmosfera da fine del mondo imminente viene nel suo piccolo ricreata all’interno della variopinta vita di quartiere, nella quale non sembrano assurdi i deliri di un ubriacone o le avances di una ninfomane al supermercato.
Non è male nemmeno la storia e la caratterizzazione del protagonista con la sua paura del buio e la ricerca spasmodica di fonti di luce, un bambolotto belloccio al quale verrà intimato dal tamarrissimo vicino di casa nel bel mezzo dell’apocalisse di mollare la sua espressione alla Justin Bieber e di mostrare gli attributi per sopravvivere. Qualche scena è sicuramente gustosa: da segnalare l’atipico rapporto sessuale omicida tra l’uomo-creatura e la ragazza della festa, come anche l’abbraccio materno della donna con terrificanti zampe. Gli effetti speciali, nella loro ingenua ma onesta CGI, aiutano molto in questo pur nei limiti di un budget effettivamente limitato.
Molte però sono le cose che non vanno: a partire dagli attori che non brillano per le loro interpretazioni e che farebbero venir voglia di interrompere la visione dopo cinque minuti, fino ad una storia che fa acqua da tutte le parti (molte, troppe domande senza risposta) e soprattutto un ritmo altalenante.
Nella prima parte infatti, psicodrammi del protagonista a parte, abbiamo dinamiche da “tempo delle mele” col bizzarro corteggiamento di Claire, mentre nella seconda, scoppiata la fine del mondo, c’è la solita fuga e il consueto arrivo dei militari. In conclusione c’è veramente poco da salvare, il bilancio sulla pellicola non è positivo, si possono solo ammirare le intenzioni e il risultato, nonostante il budget, non va totalmente disprezzato anche se siamo lontani anni luce dalle perle thriller/horror francesi degli ultimi anni.
httpvh://www.youtube.com/watch?v=nFnIS7jZI-Y
About Alessandro Cruciani
Cresciuto nella provincia di Viterbo a pane e film, tra notti horror e combattimenti alla Van Damme, ha coltivato questa passione arrivando a creare gruppi di folli appassionati di cinema su facebook e a collaborare con alcune recensioni su www.bizzarrocinema.it e wwww.horror.it. Al di fuori del lavoro ama leggere, ascoltare musica e divorare serie tv.