Daniel Radcliffe porta sul grande schermo il romanzo di Joe Hill
Carriera cinematografica cercasi. Potrebbe essere questo l’annuncio di Daniel Radcliffe, che dopo i fasti di Harry Potter cerca di scrollarsi di dosso mantello e bacchetta inseguendo una carriera cinematografica da attore di successo. Il suo ultimo tentativo in ordine di tempo è Horns, adattamento cinematografico del romanzo La vendetta del diavolo di Joe Hill.
Questa la sinossi ufficiale del film: “Ignatius Perrish è il sospettato numero dello stupro e l’omicidio della sua ragazza. Stordito da una notte di alcol, si risveglia con delle corna spuntategli sulla testa che conferiscono a chi le possiede il poter far confessare i peccati alle persone — uno strumento efficace nella sua ricerca alla scoperta delle circostanze che hanno portato alla morte della sua ragazza e per trovare vendetta.”
Nonostante il curriculum non brillante del regista scelto per dirigere la pellicola, Alexandre Aja (Le colline hanno gli occhi, Piranha 3D), Horns ha tutte le carte in regola per essere une film di successo. Il romanzo di Joe Hill (figlio di Stephen King) è un ottimo esempio di dark-fantasy, che mescola sapientemente gli ingredienti soprannaturali con temi e situazioni della realtà quotidiana. Un ottimo soggetto da cui sembra che lo sceneggiatore Keith Bunin (all’esordio cinematografico) sia riuscito a estrapolare una sceneggiatura di qualità, almeno ascoltando i commenti entusiastici del Toronto Film Festival, dove Horns è stato presentato in anteprima.
Che sia il film che farà decollare definitivamente la carriera di Radcliffe? Troppo presto per dirlo. Bisognerà aspettare l’uscita della pellicola, che per il momento non è stata ancora fissata. Nell’attesa possiamo solo guardare l’unica clip distribuita dalla produzione.
Vi terremo aggiornati.
About Roberto Gerilli
Mente da ingegnere e animo da scrittore, è un divoratore cinematografico/letterario onnivoro compulsivo. Adoratore del triumvirato King – Palahniuk – Tarantino, sogna di scrivere un fenomeno editoriale che riesca a fondere i tre stili tanto amati, ma nel frattempo si accontenterebbe anche solo di trovare un editore per uno dei suoi progetti letterari.
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