Antologie L’INCUBATRICE – Paolo Di Orazio

L’INCUBATRICE – Paolo Di Orazio

downloadVe lo avevamo preannunciato tra le uscite editoriali più interessanti di questi ultimi mesi. Oggi ve la consigliamo come una lettura indispensabile per capire cosa girava nel mondo dell’horror, quanto il genere fosse vivo e ricco di fermento.

Riedizione aggiornata e arricchita della raccolta “Madre Mostro”, uscita nei lontanissimi anni ’90 per la ACME, “L’incubatrice” è un concentrato di violenza, purulenza (del corpo e dell’animo), incubi, e di un buio denso e soffocante che impedisce ad ogni tipo di speranza di germinare, amplificando così la beffa di un’idea di nascita totalmente deviata. Anche il nuovo titolo richiama, non a caso, la maternità, forse con un’accezione più tecnica, e quindi più fredda e spiazzante.

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D’altra parte fin dalle primissime pagine s’intuisce qual è l’accezione di madre/donna fertile che Di Orazio preferisce: quella atavica, cannibale e mostruosa, la madre-strega che partorisce figli come frutti, sì, ma frutti malati, o che devono essere mangiati, spremuti, dilaniati. E’ la donna che non solo s’accoppia mostruosamente, ma è mostruosa essa stessa, e di conseguenza genera mostri, in un piano spazio-temporale che si rivela sempre più un grumo inscindibile di incubi della mente che vorticano attorno a una quantità di sangue terribilmente reale, in una poco atmosfera di stasi che è solo fittizia, e che risulta invece solo essere l’anticamera del  più vivace degli inferni.

L’utero stesso, evocato – a volte neanche troppo simbolicamente – in una sequela di immagini materne distorte, cessa di essere via d’uscita verso la vita (e verso un nucleo familiare sano e protettivo) per diventare invece ingresso verso un mondo altro popolato solo di strazio. Non essere spinti fuori, quindi, ma  risucchiati. In questa accezione dannata, vivere diventa punire o essere puniti: in entrambi i  casi  non resta che fare sempre sogni terribili e terribilmente reali.

Surreale, esagerata, malsana, ossessiva, poeticamente anarchica, la scrittura di Di Orazio evoca immagini disturbanti, aria di rivoluzione e impeto di rottura, grazie ai quali questa sua antologia freme ancora attualissima. Ogni suo racconto è sale sulle ferite, gettato con mano generosa e sarcasmo beffardo, è una piccola perla di sangue freschissimo che scatenerà l’entusiasmo del nostro io adolescente (quello che leggeva le cose proibite chiuso nel bagno o nel buio della propria camera, a notte fonda) e schiaffeggerà l’adulto un po’ perbenista che siamo diventati, ma che soprattutto adorerà martellare ogni singolo osso sano che ci resta, in un tripudio di mattanza e crudeltà.

Una scuola di horror da tenere a mente quando ci capita di leggere scipite produzioni tanto perfettine, scritte solo per scalare una qualche non ben precisata classifica. Potremo amarla, potremo odiarla, ma per affrontare questa madre ci vorrà coraggio. E anche stomaco. Crediamo di rivolgerci alle persone giuste.

L’autore

pdoPaolo Di Orazio (Roma, 1966) Scrittore, disegnatore, sceneggiatore, musicista. Pioniere della letteratura splatter italiana. Coordinatore di riviste mensili di horror a fumetti come Splatter e Mostri, ha scritto racconti e storie a fumetti per Cattivik e la rivista americana Heavy Metal. Ha pubblicato romanzi, testi e racconti per Granata Press, Radio Rai, Addictions, Urania, Beccogiallo, Nicola Pesce Editore, Clair de Lune, Ded’A, Delos, Coniglio Editore, Bietti. Tra le sue opere di narrativa: Primi delitti (Acme, 1989/Castelvecchi 1997), Madre Mostro (Acme, 1991), Prigioniero del buio (Granata Press 1992/Res edizioni 2003) Appuntamento a Carfax (radio racconti – Rai 1992), Il dipinto ucciso (romanzo – Granata Press 1993), Fantasmi con la testa (racconto inserito nell’antologia In fondo al Nero a cura di Gianfranco Nerozzi Urania Mondadori 2003), Che hanno da strillare i maiali? (DEd’A 2009), Vloody Mary (Coniglio Editore 2011), Chiruphènia (Universitalia 2012).

L'incubatrice - VOTO: 4/5

Anno: 2013 - Nazione: Italia - Pagine: 119 - Prezzo: € 2,99
Autore: Paolo Di Orazio
Edito da: Mezzotints
Traduttore:
Data di uscita in Italia: - Disponibile in eBook:

 

About Simona Bonanni
Simona da piccola aveva paura dei vampiri, oggi non ne può più fare a meno, a costo di incappare in libri e film di discutibile qualità. Artisticamente onnivora, è attratta da tutto ciò che è strano, oscuro e singolare. Divora pagine in gran quantità, scrive, fotografa, crea e dà molto credito a tutto quello che le passa per la testa. Ma l’unico che l’ascolta è il suo gigantesco gatto nero.

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