Il mostro di Frankenstein è davvero esistito? Una troupe segue uno scienziato alla ricerca della verità in questo mockumentary non proprio riuscito
Una troupe documentaristica viene contattata dal giovane professore Jonathan Vankenheim affinché lo accompagni nel nord del Canada verso il Circolo Polare Artico per documentare una volta per tutte una sua particolare teoria: il giovane è convinto di poter dimostrare che il mito di Frankenstein non sia finzione letteraria, ma che la creatura sia davvero esistita, creata per mano di un suo antenato, e viva tuttora nelle lande del nord. Sarà l’inizio di un viaggio in luoghi affascinanti, ma il pericolo è in agguato. I produttori di L’ultimo Esorcismo e il regista Andrew Weiner, utilizzando l’ormai abusata tecnica del found footage movie, vanno a disturbare un nome imponente della letteratura classica horror e lo fanno, modernizzando il taglio, senza però cogliere pienamente nel segno. La storia, va detto, è piuttosto affascinante: il mostro di Frankenstein di cui si parla è una creatura nata in seguito a esperimenti di genetica e, secondo le inconsistenti prove del professore, sarebbe viva e avrebbe seguito mandrie di caribou per sopravvivere: i suoi spostamenti si possono tracciare nel tempo, seguendo gli omicidi irrisolti e le sparizioni documentate negli anni.
Il pregio quindi della pellicola è forse solo questo: per circa un’ora seguiamo la troupe nel viaggio e, tra paesaggi mozzafiato e luoghi comuni statunitensi sui bifolchi del Canada, c’è veramente poco con cui spaventarsi. Non aiutano nemmeno i protagonisti: Jonathan (Kris Lemche già visto in My little eye e Final Destination 3), giovanissimo professore caduto in disgrazia a causa delle sue teorie è a dir poco fastidioso, classico personaggio che con la sua ambizione mette a rischio le vite degli altri, ma nel suo piccolo mantiene la caratteristica dello scienziato pazzo col forte lato paterno convinto di poter avere un dialogo con il mostro. I membri della troupe, a parte l’avvenente conduttrice, sono idioti che passano il tempo a scherzare, mentre il canadese Carl, burbero quanto basta, contribuisce a creare l’inquietante atmosfera in cui si consumerà il dramma. Uno dei rari momenti interessanti è invece la visita del gruppo al giovane testimone oculare che sostiene di aver visto il mostro in un incontro ravvicinato: il ragazzo, strafatto e sicuramente poco attendibile, dà di matto fornendo una testimonianza assurda e lasciando la troupe sconvolta. Per il resto non si fa altro che seguire i deliri dell’antipatico professore, i personaggi si punzecchiano a vicenda, iniziano a scomparire uno ad uno e le notti passano tra i proverbiali terrificanti rumori bestiali secondo gli insegnamenti de “la strega di Blair”. Nell’ultima mezz’ora di film il ritmo si velocizza e finalmente si scopre con cosa i nostri devono vedersela e tutto si concluderà come da copione mockumentary.
Seppure la tecnica, l’ambientazione e la mitologia evocata ricordano la tematica trattata nel piccolo gioiellino norvegese The Troll Hunter, siamo lontani dai risultati di quest’ultimo: tutto suona già visto, la tensione evocata dalle leggende raccontate e dai racconti del burbero accompagnatore non è sufficiente a condurci verso la mattanza finale, ci si spaventa poco e c’è poco mostro di Frankenstein da apprezzare. La tecnica del found footage è poi blanda e poco realistica, troppo rimaneggiata forse per lasciare spazio agli stupendi paesaggi. Rimane sicuramente un titolo apprezzabile per gli amanti di questo ormai saturo tipo di film, se non altro per l’atmosfera selvaggia e alienante in cui è immersa la storia, ma nello stesso tempo non aggiunge molto nell’immaginario dell’horror contemporaneo.
About Alessandro Cruciani
Cresciuto nella provincia di Viterbo a pane e film, tra notti horror e combattimenti alla Van Damme, ha coltivato questa passione arrivando a creare gruppi di folli appassionati di cinema su facebook e a collaborare con alcune recensioni su www.bizzarrocinema.it e wwww.horror.it. Al di fuori del lavoro ama leggere, ascoltare musica e divorare serie tv.