The Walking Dead Stag. 3 – Ep. 14

Come il precedente episodio, anche questo terz’ultimo entra nella schiera delle puntate-riempitivo, in attesa dello sperato bagno di sangue finale con cui dovrebbe chiudersi questa terza stagione.

I riflettori sono stati puntati ancora sul Governatore e sul suo folle piano di attacco alla prigione di Rick e compagni, complicato però dalla indomita volontà di Andrea di evitarlo. Tra i due si è, quindi, aperto un fronte di scontro che ha regalato qualche bel sussulto agli spettatori, ma che nell’economia della serie rimarrà un episodio isolato e avulso alla storia.

Alla lunga questo tira e molla infinito sta danneggiando il personaggio del Governatore che va via via perdendo smalto e credibilità, ma soprattutto sta diventando stucchevole per lo spettatore, amareggiato ancora di più dalle scelte degli sceneggiatori che prima ci offrono un assaggio di flashback della vita di Andrea e Michonne prima dell’arrivo a Woodbury, ma che poi lo lasciano lì privo di senso. Nelle prime due stagioni, i ricordi dei protagonisti avevano regalato agli appassionati alcuni dei momenti migliori della serie e ora non si comprende il motivo per cui si sia deciso di abbandonarli per  dare spazio a inserti molto meno utili e interessanti. Anche i presunti disaccordi all’interno di Woodbury riguardo la guerra totale voluta dal Governatore non stanno ricevendo la giusta attenzione, limitandosi spesso a sterili polemiche o a timide proteste da parte dei personaggi e quasi sempre ci vogliono gli zombie per dare un po’ di ritmo alla storia che si sta pericolosamente avvolgendo su se stessa

Il calo di queste ultime puntate è evidente, inutile negarlo, gli autori hanno abbassato la guardia, forse troppo impegnati a scrivere il finale che, a questo punto, se non sarà davvero esplosivo rischia di danneggiare pesantemente la serie, in vista soprattutto della quarta stagione già in fase di partenza.

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