Grande attesa per l’uscita nelle sale americane di Hitchcock, biopic sulle gesta del grande maestro alle prese contemporaneamente con il making off di Psycho e con i turbolenti rapporti coniugali con Alma Reville.
Prodotto da Fox Searchlight e diretto (oltre che scritto) da Sacha Gervasi, Hitchcock, film sulle gesta intime dell’ enigmatico signore del giallo rimane avvolto nel mistero nonostante la sua uscita americana sia programmata per il giorno 23 corrente mese. La vicenda si svolge durante le riprese di Psycho e, curiosamente, va quasi a scorrere parallelamente con quella raccontata in The Girl, produzione HBO di imminente uscita con Sienna Miller e Toby Jones impegnati sul set de Gli Uccelli. Due omaggi al vecchio maestro Alfred in una simmetria quasi inquietante.. Hollywood sembra proprio starnazzare alla ricerca di nuovi profeti e nel frattempo contempla gli Dei in un rendez-vous ansiogeno. Ciò che trapela dalle prime indiscrezioni è che Hopkins fa come sempre un grande lavoro e, senza snaturare la sua proverbiale espressività, assume posture e gestualità davvero (in)credibili. La parte non è facile, ovvio, ma chi meglio di un monumento come Anthony Hopkins può rendere credibili i panni di Mister Alfred? A complicargli la vita nella fiction la brava Hellen Mirren, un’altra che non ha bisogno di presentazioni e che qui pare non sentire minimamente il peso del confronto con Hopkins e con le aspettative legate al suo personaggio.
A completare un cast comunque stellare due fra le più belle donne del mondo. Jessica Biel che, fresca del suo matrimonio all’italiana con Justin Timberlake, vestirà i ruoli di Lila,Vera Miles nella pellicola originale, la preoccupata sorella di Marion Crane, personaggio oramai divenuto leggenda per essere protagonista di uno dei fotogrammi più rappresentativi della storia del cinema, l’accoltellamento nella doccia al Bates Motel. La bella Janet sarà interpretata da Scarlett Johansson, una figa, fighissima, ma non sempre brava. Qui dovrà sfoggiare il meglio del repertorio per non sfigurare in imbarazzanti paragoni con la sempiterna janet Leigh. E Norman Bates? Chi vestirà le parti dello psicopatico più famoso della storia del cinema, o meglio del grande Anthony Perkins, colui che inventò, con la sua interpretazione asciutta e immensa, l’archetipo del killer vittima di disfunzionalità familiari, dell’assassino che in fondo lo spettatore perdona? Ebbene l’ardua missione spetterà a James D’Arcy, uno che ha una certa dimestichezza con L’horror e che in Cloud Atlas dei fratelli Wachowski ha lavorato egregiamente.
Gervasi è all’esordio dietro alla macchina da presa dopo una carriera da scrrenplayer di valore dove, spicca fra tutti, lo script di The Terminal, blockbuster strappa lacrime con Tom Hanks e Catherina Zeta Jones.Vedremo. La produzione è di quelle faraoniche e l’aspettativa in casa Fox altissima. Bisognerà capire quanto al pubblico possa attrarre l’idea di separare Alfred Hitchcock dalla sua rappresentazione visiva, quanto a trentatré anni dalla morte del genio di Leytonstone abbia senso indagare in forma non documentaristica sulle dinamiche dei coniugi Hitchcock, sebbene, sia indubbiamente interessante l’esperimento vouyerista applicato su colui che di questa pulsione ha fatto il proprio filo conduttore rappresentativo. Il primo trailer è già visibile su You Tube e fa ben sperare. Lascia segni al contempo malinconici e distensivi la presenza nel cast di meteore del trash anni Ottanta come Ralph Macchio e di caratteristi fantastici come Kurtwood Smith. Uscita nel nostro paese prevista per Febbraio del prossimo anno.
About stefano paiuzza
Appassionato d'horror da tempi recenti ma affascinato dalla paura da sempre. Ama in particolar modo il cinema europeo ed extra hollywoodiano in genere. Sogna una carriera come critico cinematografico e nel frattempo si diletta tra letture specifiche e visioni trasversali. Lavora a stretto contatto con la follia o forse è la follia a lavorare su di lui. Se fosse un regista sarebbe Winding Refn, uno scrittore Philip Roth, un animale una tartaruga. Ha pronto uno script per un corto ma non lo ha mai fatto leggere. Citazione preferita: "La dittatura è dentro di te" Manuel Agnelli.