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L’incubo di Hill House (The Haunting of Hill House), di Shirley Jackson
Dati: € 14,80, 2004, 233 p., brossura
Traduttore: M. Pareschi
Editore: Adelphi (collana Fabula)
Sottile, strisciante, qualcosa di diverso dal “semplice” horror. A proposito di solitudine e appartenenza.
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Dracula, di Bram Stoker
Dati: € 9,50, 2005, 528 p.
Editore: Mondadori(collana Oscar classici)
Origine di un sacco di paure primordiali, e crea uno dei mostri più leggendari di tutti i tempi, probabilmente quello meglio conosciuto dai lettori che si tratti di appassionati di horror o meno. È tutto molto “sangue, tuono e lampi”, ma è anche un romanzo stranamente moderno nel senso che utilizza i mezzi più sofisticati del tempo per narrare una storia. Non solo giornali, ma anche i registratori e così via. facendo il paragone coi giorni nostri, è come se si usassero e-mail, twitter, per raccontare la storia. E, cosa più importante, spaventa ed emoziona. |
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Io sono leggenda, di Richard Matheson
Dati: €12,90, 2010, 196 p., rilegato
Traduttore: S. Fefè
Editore: Fanucci (collana Collezione ventesima)
Ispirazione e modello per molti libri e film. Probabilmente per primo, dà una spiegazione scientifica all’esistenza del vampiro. E ‘anche una grande fonte di ispirazione per La notte dei morti viventi (Night of the Living Dead) di Romero, e quindi è una fonte di ispirazione non solo per la fiction sui vampiri, ma anche per gli zombie. Questo romanzo ha avuto e ha tutt’ora una forte eco. |
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Le notti di Salem, di Stephen King
Dati: €12,90, 2011, 650 p., ill., brossura
Traduttore: T. Dobner
Editore: Sperling & Kupfer (collana Super bestseller)
Dopo Dracula e Io sono leggenda, è il miglior romanzo mai scritto sui vampiri. Terrificante unione tra Peyton Place e Dracula. Tratta anche di un sacco di paure e bisogni personali, e la migliore fiction, di qualsiasi genere, è fatta così. Un libro bellissimo che ti si insinua dentro. |
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Shining, di Stephen King
Dati: €9,90, 2001, 429 p., 5 ed.
Traduttore: A. Dell’Orto
Editore: Bompiani (collana Tascabili. Best Seller)
Dopo L’incubo di Hill House (The Haunting of Hill House), è il miglior romanzo sulle case stregate che io abbia mai letto. C’è dentro tutto. La paura di non essere un buon padre. L’alcolismo. Il desiderio di successo. La follia. Davvero spaventoso. |
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Il silenzio degli innocenti, di Thomas Harris
Dati: €10,00, 1991, 388 p.
Traduttore: R. Rambelli
Editore: Mondadori (collana Oscar bestsellers)
Orrore realistico. Harris non è certo stato il primo a scriverne uno così. Anche io ne ho scritto uno, Atto d’amore [NdR: Act of Love, 1980], anni prima. Ma questo è il migliore. Suspense. Horror. E probabilmente ha creato, almeno nel senso più ampio, la figura del serial killer come “mostro” per la fiction horror. Figura poi usata un po’ ovunque, come con i vampiri. |
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Il popolo dell’autunno, di Ray Bradbury
Dati: €8,00, 2002, 278 p.
Traduttore: R. Alessi
Editore: Mondadori (collana Piccola biblioteca oscar)
Lirico, un po’ troppo melodrammatico, a volte, ma un romanzo brillante sia per ragazzi che per adulti. Ci parla di infanzia, di come si invecchia e si cerca di combinare qualcosa di buono nella vita. Parla di famiglia. Più strano e bizzarro che spaventoso, anche se ha i suoi momenti da brivido. La prosa di Bradbury, poi, è imbattibile. |
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L’esorcista, di William Blatty
Dati: €19,00, 2009, 400 p., brossura
Traduttore: C. Peddis
Editore: Fazi
Scritto in maniera approssimativa, ma attinge a paure primordiali. Forse ancora più potenti se a leggerlo sono persone religiose. Io non sono religioso, ma è come se lo fossi diventato, mentre leggevo, e questo è un trucco che dovrebbe usare ogni scrittore. |
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JAWS, di Peter Benchley
Romanzo non più disponibile sul mercato italiano.
Okay, ho paura degli squali, delle acque profonde e di quello che ci sta sotto. Fine del storia. |
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L’ombra dello scorpione, di Stephen King
Dati: €14,90, 2010, 160 p., ill., brossura
Traduttore: C. Prosperi
Editore: Bompiani (collana Illustrati)
Science fiction, fantasy, horror, avventura, grande caratterizzazione dei personaggi, fine del mondo. C’è tutto in questo libro. Il finale è un po’ debole per un po’, ma mi è piaciuto. |