Dopo la frenata del quarto episodio, The Walking Dead riprende la sua inesorabile marcia.
Dopo la frenata del quarto episodio (apprezzabile comunque da chi ha letto il fumetto, meno dagli altri), The Walking Dead ha ripreso il suo cammino tornando sulla giusta via. Si è tornato a parlare di zombie e si è soprattutto tornato a raccontare un mondo distrutto, ormai divenuto per l’uomo una trappola mortale.
Le prime sequenze di Chupacabra ci hanno regalato un nuovo flashback del “durante l’apocalisse”, quando ancora Rick non si era risvegliato e Shane e Lori erano in fuga alla ricerca di un posto sicuro. Durante questi pochi minuti assistiamo agli ultimi disperati tentativi di limitare l’epidemia da parte dei militari che sganciano napalm sulle città infette, dandoci così la piena sensazione dell’apocalisse. Dopo torniamo al presente con il gruppo di sopravvissuti impegnati ancora nella ricerca della piccola Sophie per cui, però, sembrano nutrire speranze soltanto Rick (perché “la tenevo per mano, l’ho abbandonata…”) e Daryl che continua la sua scalata nel cuore dei telespettatori, trasformandosi puntata dopo puntata nel vero eroe della serie, quello che ferito scala una collina per ritrovare la via di casa, quello che uccide due zombie mentre una freccia gli trafigge il fianco, quello che, incoraggiato dal fratello maggiore Merl (finalmente lo rivediamo!), riesce in qualcosa che nessun altro sarebbe stato in grado di fare. Infine, il coup de theatre finale, a cui ormai ci hanno abituato gli autori che hanno costruito la serie riservando sempre qualcosa di sorprendente alla fine, con il chiaro scopo di spingere lo spettatore ad attendere con ansia l’episodio successivo e lo svelarsi del mistero: in questo caso viene rivelato il motivo per cui Herschel è così restio a far rimanere a lungo i sopravvissuti nella sua fattoria.
The Walking Dead torna dunque a correre, togliendosi di dosso la polvere accumulate nell’episodio precedente e tornando a riproporsi come una delle migliori serie tv degli ultimi anni, grazie a un nuovo equilibrio tra l’esigenza di raccontare l’apocalisse zombesca e quella di non perdere di vista le dinamiche umane in atto tra i sopravvissuti. Per dare nuova linfa alla serie ed evitare ulteriori frenate, sarebbe auspicabile un cambiamento di scenario e una svolta alla ricerca di Sophie, speriamo che già dalla prossima puntata qualcosa in questo senso accada.
About Marcello Gagliani Caputo
Giornalista pubblicista, scrive racconti (Finestra Segreta Vita Segreta), saggi sul cinema di genere, articoli per blog e siti di critica e informazione letterario cinematografica, e trova pure il tempo per scrivere romanzi (Il Sentiero di Rose).
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nov 17, 2011Posted By
GiovanniRecensione impeccabile! Grande.
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nov 18, 2011Posted By
ElviraConcordo Giovanni, ottima recensione! Speriamo davvero che trovino sta maledetta bambina, viva o morta che sia!!