Keres Edizioni rispolvera ancora una volta i principi della notte del Belpaese, confezionando una raccolta di racconti da brivido
Da Goethe a Baudelaire, da Polidori a Stoker, la letteratura gotica mondiale (e non solo) ha da sempre raccontato storie di vampiri, più o meno orrorifiche. In pochi sanno, però, che anche l’Italia ha la sua tradizione “vampiresca” di “cellulosa”, le cui origini, in alcuni casi, sembrano essere perfino precedenti al Dracula di Bram Stoker.
La Keres Edizioni, con Il Vampiro. Storia vera di Franco Mistrali (1869) ha dato il via ad una serie di pubblicazioni interessanti sui romanzi e sui racconti a tema vampiresco (non sempre horror, a volte anche d’avventura). Ecco quindi arrivare, nella collana Il labirinto delle lame, Vampiriana. Novelle italiane di vampiri, una interessante quanto insolita raccolta di racconti ispirati ai misteriosi ed inquietanti “principi della notte” scritti da alcuni dei più grandi scrittori italiani, tra cui Luigi Capuana ed Emilio Salgari, e raccolti in una imperdibile edizione corredata da 15 illustrazioni d’epoca.
Una raccolta interessante, dunque. E insolita. Interessante, perché raggruppa sotto lo stesso tetto scrittori completamente diversi tra loro ma uniti da un unico fil rouge; insolita, perché dimostra come anche gli scrittori italiani fossero (più allora che oggi, forse) degli abili sperimentatori. Sperimentatori, ma anche avventurieri, un po’ come alcuni dei protagonisti dei racconti di Vampiriana: perché laddove scrittori come Giuseppe Tonsi decidono di cimentarsi nel sovrannaturale, autori come Emilio Salgari scelgono di tener fede alle proprie attitudini per virare verso il racconto d’avventura. Il risultato è sorprendente: tanto in un caso quanto nell’altro, i racconti di questa raccolta sono dei gioielli irripetibili, alcuni misteriosi, altri inquietanti e spaventosi, altri addirittura più “scientifici”, ma tutti scritti con sapienza, con dovizia di particolari e con trasporto, tantissimo trasporto (quello stesso trasporto che, forse, manca un po’ alle nuove leve della letteratura – italiana – contemporanea).
Il lettore poco esperto, e poco avvezzo alla letteratura ottocentesca, potrà trovare alcuni racconti di difficile comprensione, spesso noiosi e ricchi di particolari all’apparenza insignificanti. In realtà, i racconti di Vampiriana sono una finestra aperta sul mondo del passato, certamente lontani dallo stile contemporaneo, ma anche una splendida vetrina che ci ricorda come gli scrittori di un tempo fossero più avvezzi alle sperimentazioni di genere, pur allontanandosi dal verismo a cui erano abituati. E Dio solo sa quanto questo si stia allontanando sempre di più dalla realtà italiana contemporanea (letteraria e non solo).
About Luna Saracino
Appassionata, maniacale, artisticamente onnivora, anche se l’horror in ogni sua forma e sostanza è entrato a far parte della sua vita fin dalla più tenera età e oggi cinema e letteratura (horror e non solo) più che una passione, forse, sono diventati una vera e propria ragione di vita.