Il mito di Dracula al cinema raccontato da Franco Pezzini e Angelica Tintori attraverso gli occhi di Peter Cushing e Christoper Lee
Che la Gargoyle Books sia da sempre attenta a tutto ciò che è inerente al fascinoso mondo del gotico nella letteratura, così come nel cinema, non è certo una novità. Quel che stupisce, però, più di ogni cosa, è l’occhio attento a mostrare tutto ciò che di particolare, innovativo, insolito può nascondersi nel mercato editoriale a tinte horror (e non solo…), italiano come internazionale.
Dal 16 dicembre, infatti, è apparsa nelle librerie una nuova creatura nata direttamente in casa Gargoyle: Peter & Chris. I dioscuri della notte,di Franco Pezzini e Angelica Tintori, un affascinante percorso attraverso il cinema horror dedicato al mito di Dracula “in compagnia” di una delle coppie più incredibili della storia del cinema di genere, Peter Cushing – Abraham Van Helsing – e Christopher Lee – il Conte Dracula, ovviamente. Accoppiata, questa, che ha rappresentato per anni il vero e proprio marchio identificativo della casa di distribuzione Hammer Films, conosciuta ai più per aver dato alla luce alcune tra le pellicole più belle ed intense della storia del cinema horror, come La maschera di Frankenstein (1957) o Dracula il vampiro (1958).
Interessante, soprattutto, la scelta del registro utilizzato per la stesura di questo libro: concepito come una sorta di percorso storico/didattico del cinema di genere del passato, Peter & Chris si rivela, invece, essere una sorta di taccuino del viaggiatore fantastico, ricco di aneddoti, racconti bizzarri, informazioni utili direttamente da e sul mondo dell’horror… Il tutto sapientemente miscelato da un’accoppiata vincente come la Pezzini/Tintori, già editi da Gargoyle con The Dark Screen. Il mito di Dracula sul grande e piccolo schermo (Gargoyle, 2008).
Gli autori
About Luna Saracino
Appassionata, maniacale, artisticamente onnivora, anche se l’horror in ogni sua forma e sostanza è entrato a far parte della sua vita fin dalla più tenera età e oggi cinema e letteratura (horror e non solo) più che una passione, forse, sono diventati una vera e propria ragione di vita.