2001 maniacs: field of scream è una brutta roba, malfatta, girata coi piedi, recitata in maniera dilettantesca da attori sopra le righe.
Per la combriccola di maniaci di Pleasant Valley si mette male: lo sceriffo non ha più intenzione di coprire le loro malefatte a base di sangue e violenza, così, preso armi e bagagli, il sindaco Buckman guiderà i suoi adepti verso altri lidi, con la speranza di poter ricominciare al più presto la mattanza.
Ormai al terzo film possiamo averne la certezza: Tim Sullivan è un bluff. Se tanto ci era piaciuto il suo 2001 maniacs, remake di ottima fattura del classico di H. G. Lewis, ci era sembrata davvero di poca cosa il suo Driftwood, dove tutto, dalla regia agli effetti speciali alla resa attoriale, era sotto un livello di guardia inaccettabile. Quindi tanto piacere ci aveva fatto sapere che Tim Sullivan avrebbe preso le redini per il seguito del suo primo film. 
Mai sventura peggiore ci ha colto! 2001 maniacs: field of scream è una brutta roba, malfatta, girata coi piedi, recitata in maniera dilettantesca da attori sopra le righe. Lo spunto probabilmente era il grottesco di Creepshow, tanto che il film inizia con le tavole del fumetto ispirato a 2001 maniacs, ma alla fine la resa è più simile ad indigesti piatti come Terror visions di Ted Nicolau, opere che vorrebbero essere parodistiche di un genere e invece finiscono solo per essere patetiche. Non è neanche lo stesso umorismo che pervadeva molte opere del padrino del gore H. G. Lewis da Blood fest al grandioso Gore gore girls: no questa è pura idiozia senza neanche l’alibi della satira alla società americana come ci poteva essere in 2000 maniacs. Anche gli effetti speciali, castrati e davvero amatoriali, riflettono una pochezza di intenzioni e di invenzioni. Non esiste più il gore, lo splatter come festa gioiosa di morte tra il regista e il suo spettatore, ma solo corpi buttati al macello con le scuse più stupide e le battute più infime. Bill Moseley, ormai onnipresente in ogni produzione rancida americana, prende il posto di un irraggiungibile Robert Englund, defilato a gambe levate dal progetto di questo seguito. Notevoli i nudi, ma certe attrici come Christa Campbell ormai mostrano quei kg in più e l’avanzare dell’età che sono imperdonabili per certi ruoli. Se mai ci sarà un altro 2001 maniacs non sarà chi scrive a recensirlo. Sono davvero troppo vecchio per queste stronzate.
Si fanno molte ipotesi sulla sua genesi, tutte comunque deliranti. Quel che è certo è che ama l’horror e vive di horror, anche se molte volte ad affascinarlo sono le produzioni più becere. “Esteta del miserabile cinematografico” si autodefinisce, ma la realtà è che è sensibile a tette e sangue.
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