Per sua stessa ammissione, lo spunto iniziale per la pellicola arrivò al regista da un distratto girovagare in lungo ed in largo per la Rete durante l’estate 2007.
E’ stato definito dai sui stessi creatori “uno spaghetti western grondante sangue” e “la risposta italiana ad Hostel e Saw“. Dal giovane filmaker aretino Lorenzo Lombardi è in arrivo In The Market, accurata cronaca dell’ennesima deriva alimentare dell’immortale sogno americano…
Sinossi Ufficiale: Ispirato a fatti realmente accaduti. David, Sarah e Nicole hanno da poco concluso gli studi. È una calda giornata di luglio quando decidono di partire per quell’attesa vacanza che avevano sempre sognato: un viaggio avventuroso senza meta, alla ricerca di posti mai visti ed esperienze nuove, con prima tappa il concerto della loro rock-band preferita, i GTO. Le cose però iniziano a complicarsi quando i tre amici sostano ad una stazione di servizio per fare benzina, e subiscono una rapina da due bizzarri e pericolosi malviventi, che li derubano di tutti i loro averi. Scioccati, si fermano alla prima area di sosta con cabina telefonica, che trovano sulla strada, per avvertire la polizia. Purtroppo la linea è isolata, così sono costretti a risalire sulla loro jeep sino all’arrivo ad un Market, dove potranno fare la fatidica telefonata. Dopo l’ingresso, i loro programmi verranno stravolti dalla brillante ed insolita idea di nascondersi per poi poter passare la notte al suo interno. Il tutto inizia nell’inconsapevolezza del divertimento più sfrenato, prendendo però una brutta piega, quando qualcuno entrerà nel Market per macellare…Ma non carne animale.
Per sua stessa ammissione, lo spunto iniziale per la pellicola arrivò al regista da un distratto girovagare in lungo ed in largo per la Rete durante l’estate 2007, distratto almeno “Finchè non mi sono imbattuto in un documento della polizia del Texas” afferma Lombardi “Era un cosiddetto Missing Person Report – un rapporto di scomparsa – di tre teen-agers partiti per un viaggio da cui non hanno più fatto ritorno. Potrei chiamarla deformazione professionale, perché ho pensato subito che sarebbe potuto diventare un buon film ed era da qualche tempo che col mio gruppo di lavoro, Whiterose prd., avevamo in mente di scrivere un horror. Fu così che decidemmo d’impugnare il rapporto e di usarlo come idea base del film“. In una pellicola nata e sviluppatasi grazie alla totale dedizione di quasi tutte le figure coinvolte nella sua realizzazione – l’abbattimento dei costi è stato reso possibile dal loro coinvolgimento nella co-produzione e dala scelta di girare in Full-HD piuttosto che su pellicola -, sono due i nomi di rilievo che potrebbero permettere alla fase promozionale del film di sfondare gli angusti limiti degli ambienti di genere: Ottaviano Blitch e Sergio Stivaletti.
About Andrea Avvenengo
E’ nato nel terrore spiando Twin Peaks alla TV. Il tempo ha messo in fila passioni su passioni, raffinando (o imbarbarendo?) i gusti, ma senza mai scalfire la capacità del cinema fantastico di scaraventarmi indietro nel tempo, la mani davanti agli occhi, terrorizzato e fottutamente felice.