Un filone che interpreta il clima di pesante paranoia post 11 settembre.
Siamo a Los Angeles. Una misteriosa nuvola di gas velenoso trasforma gran parte della popolazione della città in un folle e violentissimo manipolo di zombie. L’infezione si propaga a macchia d’olio, e sembra inarrestabile.
Logan Burnhardt, celebre e discusso dj radiofonico, si ritroverà giocoforza a essere il punto di riferimento per milioni di radioascoltatori in angosciosa attesa, diventando contemporanemente spettatore privilegiato e commentatore in tempo reale della follia che ha preso in ostaggio la West Coast. Ben presto, si ritroverà egli stesso a combattere per la propria vita contro il gruppo di terroristi responsabile del contagio. Il tutto diretto da Corbin Bernsen (Carpool Guy).
Tocca a Bill Moseley (La casa dei 1000 corpi, La Casa del Diavolo) interpretare il dj protagonista della vicenda, affiancato da Pat Tallmann (L’Armata delle Tenebre, Jennifer is Dead) nel non meglio precisato ruolo di un membro dello team radiofonico, e Ray Parker (il Dozer di Matrix). Nelle intenzioni la pellicola intende inserirsi in modo abbastanza deciso in quel filone cinematografico che interpreta più o meno metaforicamente il clima di pesante paranoia che ha conquistato gli States nel periodo successivo all’11 settembre, concedendosi un’ulteriore riflessione sul ruolo dei mezzi di comunicazione, che da informatori diventano essi stessi passivi utenti dei continui aggiornamenti provenienti direttamente dalle strade. A questo proposito lo sceneggiatore Kenny Yakkel, già nel team della serie animata Xombie ha dichiarato: “E’ come se fosse il ribaltamento del celebre scherzo radiofonico di Orson Welles: ora è la stazione radiofonica a essere in ansiosa attesa delle novità provenienti dall’esterno, come se essa rappresentasse un’ unica, angosciata scialuppa di salvataggio in un mare di follia“.
In attesa del trailer ufficiale, eccovi il sito ufficiale, dove i più curiosi troveranno anche alcune belle tavole tratte dallo storyboard, che rivelano qualche indizio in più sul livello di violenza che dovrebbe permeare la pellicola. E per finire, il poster:
About Andrea Avvenengo
E’ nato nel terrore spiando Twin Peaks alla TV. Il tempo ha messo in fila passioni su passioni, raffinando (o imbarbarendo?) i gusti, ma senza mai scalfire la capacità del cinema fantastico di scaraventarmi indietro nel tempo, la mani davanti agli occhi, terrorizzato e fottutamente felice.