Tre registi, cinque corti, sei topoi della cultura horror e un budget non da blockbuster. Un film senza lode e senza infamia, adatto per una serata con gli amici e un pò di pop-corn.
Cinque corti compongono l’intera pellicola, cinque storie a tutto tondo indipendenti ma connesse tra loro dalla presenza di una strana creatura che ne visiona i video su un sito horror, dall’ambientazione losangeliana e da sottili richiami e connessioni. I plot pescano le loro idee dal pool tradizionale dell’horror, sfiorando e rimarcando i toppi famosissimi dei vampiri, dei serial killer, dei fantasmi (alla giappo maniera), fino ad arrivare alla atavica coulrophobia (madre anche di un capolavoro infinitamente più meritevole di notorietà: It).