In una spettrale isoletta al largo del Massachussets sorge un solo edificio, in cui si dice, anni prima si rifugiò una strega incinta, per sfuggire alle persecuzioni. Per studiare questa leggenda si recano sul posto una giovane coppia, ed in seguito una intera famiglia in viaggio di affari. Qui la maledizione della strega si riversa in tutto il suo orrore sugli incauti visitatori, che uno per volta verranno sottoposti a crudeli e sanguinose torture.
Umberto Lenzi e Joe D’Amato decidono di sfruttare l’onda di successo del secondo Evil Dead spacciando un loro film come il terzo seguito della famigerata saga. Inutile dire che non c’è il minimo legame con il cottage invaso dai demoni candariani e la pellicola in questione è piuttosto una classica storia da brividi all’italiana con tutto l’armamentario di bambolotti demoniaci, nenie infantili, gatti morti ammazzati, bambine spettrali vestite di bianco, brutali omicidi all’arma bianca e colonna sonora chiassosa e incalzante
Una dimora costruita su un antico tempio azteco votato alla custodia di un teschio magico, di cui le forze del male vogliono impossessarsi. Il nuovo inquilino, Jesse, ultimo discendente dei proprietari della casa, tenterà di tutto per impedire che accada, aiutato dal suo trisavolo, riesumato dalla tomba per l’occasione.
Dean Miller, giornalista televisivo, è incaricato di intervistare un famoso scienziato che sta per atterrare all’aeroporto cittadino. Ma insieme allo scienziato scendono anche dei mostri che travolgono le forze di polizia e invadono la città. La causa della mutazione dei passeggeri è una fuga radioattiva da una centrale atomica. Essa determina la trasformazione degli esseri viventi in terribili appestati mossi da furia omicida.