«Erano quasi le tre del mattino. Nella sua saletta di proiezione, Ludovic prese dalla scatola l’ultima bobina. Non aveva etichette.
Ma lui era un collezionista e, come tutti i collezionisti, da sempre sognava d’imbattersi nel capolavoro perduto di qualche grande regista: Méliès, Welles, Chaplin… Era già successo ad altri, poteva succedere anche a lui, no? Sulla pellicola, c’era una scritta: 50 fotogrammi al secondo.