ALL CHEERLEADERS DIE

**Dal regista di “The Woman” un film fresco tra commedia e teen horror. Ma il risultato finale è una mezza delusione.**

Correva l’anno 2002 e Lucky McKee sorprendeva tutti con un film come “May”, storia tra l’horror e la favola dark, incentrata su una ragazza problematica interpretata da una bellissima Angela Bettis. Ben nove anni dopo con “The Woman” il regista californiano pescava il jolly, tirando fuori un film assolutamente pazzesco, tra i migliori horror degli ultimi anni per atmosfere e ferocia. Va da sé che l’attesa per il suo nuovo lavoro era molto alta. Per il ritorno sulla scena McKee decide di riprendere “All Cheerleaders Die” il suo primo lavoro, datato 2001, dargli una bella spolverata e presentarlo in una nuova veste più patinata e accattivante. Proprio come allora al suo fianco c’è Chris Sivertson, co-autore e regista del film, che meno fortuna ha avuto nella sua carriera rispetto al collega-amico.

Autore: Rael Montecucco ago 01, 2014

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The Fades – Vivi contro morti

Dall’Inghilterra un nuovo serial apocalittico ancora inedito in Italia.

Dopo essersi imposti nel mercato televisivo con prodotti di alta qualità come Dead Set, Misfits e più recentemente I fantasmi di Bedlam, il Regno Unito sembra ormai diventata la più importante fucina di serie tv. L’ultimo, ma non ultimo, fenomeno soprannaturale che ha catturato per adesso solo gli spettatori americani è The Fades, una serie incentrata sulla battaglia tra il mondo dei vivi e il mondo dei morti, in cui il protagonista è il giovane Paul che tormentato fin dalla tenera età da incubi apocalittici, un giorno scopre di possedere dei poteri soprannaturali che gli permettono di vedere non solo il futuro ma anche le anime dei morti condannati a vagare sulla Terra. La vita del diciassettenne cambia dopo l’incontro con Neil che lo guiderà alla scoperta dei suoi poteri, non prima che Paul assista a una feroce battaglia tra lo stesso Neil e una spaventosa creatura.

Autore: Marcello Gagliani Caputo mar 02, 2012

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Cappuccetto Rosso Reboot

Si scrive rivisitazione gotica della fiaba di Cappuccetto Rosso, potrebbe leggersi, considerati i nomi coinvolti e gli sforzi major profusi, Twilight 2.0.

Un triangolo amoroso tra adolescenti, licantropia assortita e una protagonista che, pur essendo Cappuccetto Rosso, della tradizione non sa che farsene e sembra ben decisa a cogliere tutti i frutti offertigli dalla propria turbolenta età. Sa di già sentito? Ovvio se a metter mano alla rivisitazione della fiaba più celebre del mondo è Catherine Hardwicke, già regista del formar di maggior successo del nuovo millennio Twilight.

Autore: Andrea Avvenengo gen 17, 2011

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