Dolph Lundgren. Zombi. Robot assassini impazziti. E tutto il resto è noia.
La prevedibile onda lunghissima di World War Z ha già fatto i primi accoliti: pellicole costruite intorno al bimonio zombi-azione, inevitabilmente più povere e meno ambiziose e proprio per questo capaci di fare di necessità virtù, rivolgendo le care, vecchie dinamiche action contro gli ultimi nemici dell’umanità in ordine di tempo e buttando nella mischia la giusta dose di imprevedibilità in salsa sci-fi.