Il franchise di Predator è per sua stessa struttura rinchiuso all’interno di spazi narrativi parecchio angusti il cui sconfinamento può essere pagato a carissimo prezzo.
Sono otto tra le più letali macchine di morte che il genere umano abbia mai partorito, misteriosamente paracadutate in una giungla che non assomiglia a nulla di quanto abbiano visto in precedenza, mortalmente determinati a scoprire cosa cos’abbia in serbo per loro il destino.