Rhona Mitra è il solito, contundente bel vedere, ma l’indolente professionalità con cui affronta il proprio personaggio è in grado di mettere a dura prova l’efficacia di qualsiasi, innegabile superiorità estetica.
Posto che – forse – Rhona Mitra varrebbe bene l’ora e mezza del nuovo capitolo di Underworld, siamo così sicuro che la stessa equazione possa funzionare anche nel caso di un ex addetto agli effetti (poco) speciali promosso al rango di regista, di uno stunt reinventatosi sceneggiatore, di una storia sul depresso che conscia di non avere un futuro si rifugia in un facile passato?