Correva l’anno 1996, e la cultura horror non era certo in mano a pivellini e verginelle.
Eppure una semi-sconosciuta autrice americana (di New Orleans per l’esattezza), con già all’attivo due romanzi e dei racconti dalle atmosfere gotiche e decadenti, si appresta a sconvolgere il mondo dell’editoria con un romanzo dalle tinte molto forti su una coppia di serial killer omosessuali cannibali. Il suo nome è Poppy Z. Brite, la sua opera s’intitola, ironicamente, Exquisite corpse, cadavere squisito, e si ispira, soprattutto nei più macabri dettagli, alle gesta di uno dei serial killer più famosi di tutti i tempi, Jeffrey Dahmer.