Phantasmagoria (2014), una co-produzione fra Italia e Francia, è un’ottima ghost-story a tre voci
Il cinema indipendente italiano sta acquistando una dimensione sempre più internazionale: non solo le opere nostrane vengono presentate e distribuite all’estero, ma abbiamo anche casi di co-produzioni, come l’italo-francese Phantasmagoria (2014). Presentato in anteprima a Nizza, al mercato di Cannes e al Fantafestival di Roma, è composto da tre episodi diretti ciascuno da un regista diverso: il francese Mickaël Abbate (alla sua seconda opera dopo il cortometraggio Creeps e direttore della Semaine du cinéma fantastique) e gli italiani Tiziano Martella (noto effettista) e Domiziano Cristopharo, uno degli autori più attivi nell’indi italiano. Phantasmagoria rappresenta una bella sfida, sia a livello produttivo e distributivo sia a livello contenutistico, sfida che i tre registi dimostrano di aver vinto: nei festival sta riscuotendo un buon successo, e il film convince sotto ogni punto di vista, risultando una fra le migliori ghost-story italiane degli ultimi anni.