Lo slasher è sempre stato un genere amato dal pubblico, soprattutto quello giovane, relativamente semplice da realizzare e dai grandi incassi rispetto al budget miserrimo molte volte stanziato inizialmente.
Troppa afa per trascinarvi al cinema? Stufi delle seconde serate estive a base di Pierino, Gigi e Andrea? I canali cinema di Sky hanno pensato (anche) a voi.
Dopo anni dedicati a co-sceneggiare le pellicole del grandissimo Guillermo del Toro, sembra essere giunta l’ora per Antonio Trashorras di fare il proprio personale esordio dietro alla macchina da presa, declinato secondo una scuola molto lontana da quella che intuitivamente si sarebbe portati a credere…
Fin dagli albori del secolo “breve” la cinematografia horror si è imposta come aspetto importante di quello sguardo sul mondo rappresentato dalla settima arte, costituendo una sorta di “contro-storia” dell’età moderna, una carrellata sugli incubi più o meno nascosti della realtà attuale e delle sue irrisolte contraddizioni con il passato, spesso feroce e non controllabile, della natura umana.
I topoi narrativi di cui si accennava in precedenza sono già ben evidenti e codificati nell’opera che unanimemente viene considerata l’iniziatrice del genere, I VAMPIRI (1957) di Riccardo Freda.