Una Londra spettrale fa da sfondo alla rilettura del mito degli zombie da parte del ragazzaccio Danny Boyle.
In un momento storico in cui il cinema horror era intrappolato tra le deriva apocalittica di fine/inizio millennio e un orizzonte che si stava facendo oscuro in preparazione dell’apparizione dei nuovi vampiri meyeriani, Danny Boyle, regista rivelazione di Trainspotting, ebbe il coraggio di rispolverare dei personaggi che da un po’ di tempo erano stato dimenticati: gli zombie. Certo, la rilettura di Boyle nulla ha a che vedere con l’origine dei morti viventi romeriani, ma ebbe il merito (insieme a Resident Evil uscito lo stesso anno) di rinverdire i fasti di un tipo di cinema che ancora adesso non ha concluso la sua rinascita.
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Autore: Marcello Gagliani Caputo
dic 01, 2011