Dategli un incubo, e molto probabilmente i due estrarranno dal cilindro un gran bel lavoro ma, per dio, toglietegli quelle penne di mano.
Sempre a piccoli, piccolissimi passi, con costanza e buon ritmo, la ricerca di uno stile personale spesso e volentieri a discapito della qualità generale dei lavori: sembrano essere questi gli assiomi principe alla base della filmografia dell’inglese Adam Mason e del fido scudiero e sceneggiatore Simon Boyes.