Quale brutalità avrebbe il coraggio di schiaffarci sul muso il buon Pang ora, quattro anni e qualche qualche ulteriore chilometro di discesa negli inferi dopo?
2007: Hong Kong è un immenso alveare. Infiniti allineamento di termitai spacciati per quartieri che, benché scossi dalle prime avvisaglie della crisi della new economy, forse non erano ancora in grado di prevedere l’arrivo di quegli spietati venti di recessione che ne avrebbero spazzato le strade, svuotandole.