Un insolito connubio di trash, horror, romanticismo e commedia giovanile che, nonostante la pessima fattura, diverte parecchio e rischia quasi di intenerire
Correvano gli anni ottanta quando James Aviles Martin e George Seminara decisero di sperimentare cosa poteva accadere ad immergere una commedia adolescenziale con tendenze romantiche in uno spesso strato di sangue finto a buon mercato. La reazione chimica che ne risultò non fu certo esplosiva come quella delle mentos nella coca cola, ma sì dimostrò abbastanza divertente, e così, nel 1987, venne alla luce I Was a Teenage Zombie (tradotto senza apparenti motivazioni con I ragazzi del cimitero).