Blood Creek si presenta almeno all’apparenza come il più classico dei b-movies, ma la fin troppo imprevedibile mano del buon vecchio Joel Schumacher potrebbe regalare una qualche inaspettata sorpresa.
C’era bisogno di un’oscura vicenda di vendetta e nazi-occultismo per convincere Joel Schumacher a tornare ad immischiarsi in affari che puzzassero di thriller, mistero ed orrori più o meno terreni, dopo la fin troppo furbetta esperienza di Number 23 (2007); per il regista newyorchese, il 2010 inizierà con Blood Creek.