Superato l’imbarazzo per la trama, si scopre che il film, tutto sommato, altro non è che il solito horror: sentito, prevedibile e scopiazzato da Non aprite quella porta.
La questione è molto semplice: la stragrande maggioranza degli sceneggiatori e dei registi horror non ride mai. Potete stare li a provarci delle ore senza ottenere nulla. Potete mettervi a raccontare le fesserie più assurde e la barzellette più irresistibili, o a danzare in tutù muovendovi come ossessi senza cambiare nulla alle loro facce serie serie.