WWZ ha zittito tutto e tutti mettendo d’accordo critica e pubblico. Denso di tensione ansiogena, scene di epica portata e storia più che solida, il film di Marc Forster ci presenta anche uno zombie diverso dai classici e abusati stilemi, privo dei cliché che ne hanno sfiancato la natura e soprattutto molto plausibile.
Devastante. La parola perfetta per descrivere World War Z è devastante. Il primo zombie-kolossal della storia del cinema (di cui potete leggere qui la nostra recensione), con un budget stimato intorno ai 200 Milioni di $, si è rivelato uno spettacolare thriller dalla portata globale. Non lo zombie-movie definitivo certo, (per fare ciò bisognava adempiere nell’impossibile missione di riportare su schermo pagina per pagina il maestoso e omonimo lavoro epistolare di Max Brooks) ma di sicuro uno dei film più azzeccati del genere dai tempi di “La Notte” e “L’Alba” di George A. Romero, dalla quale però il film diretto dallo Svizzero Marc Forster si guarda bene a prenderne le giuste distanze. I puristi degli zombie-movie potrebbero, anzi, sicuramente avranno storto il naso, ma la realtà è che tale scelta si è rivelata per-fe-tta. Andiamo a scoprire il perché e i segreti degli zombie di World War Z.