Un sequel che in comune con l’originale ha solo il titolo… e poco più!
Alzi la mano chi si aspettava un seguito di L’uomo senza ombra. Il film di Paul Verhoeven non era certo tra i migliori del regista di Robocop: eppure, meraviglie della settima arte, ecco confezionato il capitolo secondo. Che, è bene dirlo subito, con l’originale ha in comune il titolo e poco più… Verhoeven è produttore esecutivo, mentre sceneggia l’instancabile Joel Soisson, responsabile della scellerata trilogia Dracula’s Legacy con l’imprimatur di Wes Craven, e apparentemente votato ai sequel (nel carnet anche i copioni di Mimic 2, Highlander: Endgame e Prophecy 3).