Introdotto da reali filmati di repertorio risalenti alla sciagura del 2004, Vinyan – fantasma in lingua thailandese – è l’ennesimo, bell’esempio di come, almeno oltralpe, un certo tipo di cinema horror sia possibile.
E’ ufficiale, trattasi di invasione in piena regola: anche Fabrice Du Welz, già regista del discreto Calvaire (2004), va ad aggiungersi alla legione di registi horror francofoni che si apprestano ad affollare il calendario della prossima stagione. E per il nuovo Vinyan, si è trasferito armi e bagagli fino in Thailandia.