Ritorna il virus più letale della storia dell’horror.
Il primo capitolo di Cabin Fever del 2002 fu nei fatti l’esordio indie e squattrinato di Eli Roth, uno dei futuri capisaldi dell’horror moderno, director brutale e beffardo destinato a individuarsi come uno dei nomi principali del movimento splat pack. E a buon titolo nel clan dei genietti dell’orrore contemporaneo ci sta pure Ti west, regista non sempre costante ma dai colpi di macchina geniale e autore del secondo capitolo dela saga di Cabin Fever nel 2009 (Cabin Fever 2- Spring Fever). Del primo film c’è poco da aggiungere perchè tanto si è già detto. Film intenso, cattivo, vibrante, claustrofobico e cult ma non “instant” cult.