Si intitola Alfred Hitchcock nei film della Universal Pictures la mostra dedicata al Maestro del brivido ed ospitata nelle sale di Palazzo Reale di Milano dal 21 giugno al 22 settembre 2013. La mostra è promossa e prodotta dal Comune di Milano – Cultura, Palazzo Reale, Alef-cultural project management con la collaborazione speciale di Universal Pictures Italia divisione Home Entertainment.
Prodotto da Fox Searchlight e diretto (oltre che scritto) da Sacha Gervasi, Hitchcock, film sulle gesta intime dell’ enigmatico signore del giallo rimane avvolto nel mistero nonostante la sua uscita americana sia programmata per il giorno 23 corrente mese. La vicenda si svolge durante le riprese di Psycho e, curiosamente, va quasi a scorrere parallelamente con quella raccontata in The Girl, produzione HBO di imminente uscita con Sienna Miller e Toby Jones impegnati sul set de Gli Uccelli.
E’ piuttosto un’esplorazione sull’arte del cinema così come è stata concepita e realizzata da uno dei più grandi maestri del brivido e della suspance, Alfred Hitchcock. Queste sono conversazioni sul cinema allo stato puro, appunto, come recita il sottotitolo del libro, conversazioni che Sidney Gottlieb ha sapientemente raccolto cimentandosi nell’ardua impresa di coprire l’intera carriera del regista.
Addentrarsi in un’analisi dei significati psico- sociali, riflettere sulle portata del retaggio hitchcockiano a livello di tecnica rappresentativa, comparare, catalogare, rivisitare, tutto appare fuorviante, quasi blasfemo. Parlare di Psycho nel 2012 è come parlare di Revolver dei Beatles o del Macbeth di Shakespeare, opere immortali di cui si sa tutto e nulla, creazioni figlie di genialità estemporanea, lontane dal concetto di epitome perchè prive di parti sacrificabili. Sono passati cinquantadue anni da quando Alfred Hitchcock sconvolse il composto eppur smanioso pubblico dei ruggenti Sessanta.