Samuel Giorgi debutta con un affascinante thriller soprannaturale non privo, però, di importanti difetti.
Pubblicare un romanzo d’esordio non è di per sé facile, né lo diventa ancora di più quando lo si fa con un grande marchio editoriale, visto che la notorietà potrebbe facilmente rivelarsi un’arma a doppio taglio. Non deve essere stato facile, quindi, per Samuel Giorgi riuscire a mantenere la giusta rotta una volta che il suo Mangiateste è sbarcato in libreria con Piemme, ancora di più perché non si tratta del solito romanzetto da lettura estiva, magari un po’ piccante, ma di un vero thriller che sconfina spesso nel soprannaturale.